Il legame tra romanzo e musica non è stato nel corso dei secoli così stretto come quello tra poesia e musica, tra musica e teatro, ma dal XIX e dal XX secolo i romanzieri hanno cercato con insistenza ispirazione nelle forme della musica: si pensi a Proust, a Joyce, a Thomas Mann, a Hermann Broch, a Aldous Huxley, alla petite musique di Céline, a Michel Butor, a Milan Kundera.
Si pensi anche ai Tales of the Jazz Age di Scott Fitzgerald, alla Beat Generation americana degli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso, a un romanzo come Il persecutore di Cortázar dedicato a Charlie Parker o al Soccombente di Thomas Bernhard in cui Glenn Gould compare fra i personaggi, alla dimensione musicale dei romanzi di Juan Goytisolo e Patrick Chamoiseau, fondata sulla rivalutazione dell’oralità e sulla creazione di una prosodia d’origine poetica, fino ai richiami tra romanzo e musica pop, come nell’ultima prova di Thomas Pynchon o nella prima di Roberto Bolaño. Ma si può pensare anche alle indicazioni musicali presenti in altri romanzi (toccata, allemanda, corrente, sarabanda, minuetto).
Tuttavia, mentre in altri paesi del mondo l’incontro tra le due arti è stato ampiamente studiato, in Italia ha destato poco dibattito. Diverse le ragioni di questo disinteresse: una tradizione musicale ricca di storia che in un secolo decisivo come il XIX ha oscurato con la gloria della musica operistica la forza del romanzo; una critica letteraria da sempre poco ricettiva ai problemi di poetica comparata; il prevalere di un modello di romanzo realistico, fin troppo attento ai fatti e alla Storia, ma poco propenso agli azzardi della forma.
Comincerà il 22 novembre e continuerà il 13 dicembre Simona Carretta, giovane saggista che ha approfondito il rilievo estetico delle forme musicali nella composizione del romanzo. Gabriele Frasca, scrittore, saggista, poeta, docente universitario di Letterature Comparate proseguirà nella riflessione il 20 febbraio 2013, approfondendo il rapporto fra silenzio e parola nella narrazione romanzesca. Giovedì 28 febbraio sarà ospite del Seminario e interverrà su questo tema lo scrittore spagnolo Javier Cercas, autore di fama internazionale, tradotto nelle maggiori lingue occidentali, mentre il 14 marzo arriverà a Trento Tiziano Scarpa, uno degli scrittori italiani più affermati, vincitore nel 2009 del Premio Strega. Il 20 marzo interverrà Guy Scarpetta, critico e scrittore francese, che in dialogo con Massimo Rizzante tratterà dell’arte della composizione nel romanzo contemporaneo. Martedì 30 aprile sarà gradito ospite il compositore Azio Corghi, che nel corso della sua attività ha scritto tre opere in collaborazione con il Premio Nobel per la Letteratura José Saramago, scomparso nel 2010. Concluderà gli incontri seminariali il musicologo Mario Bortolotto, che il 16 maggio 2013, in un’incursione nel XIX secolo, parlerà delle influenze della letteratura spagnola sul lavoro di Giuseppe Verdi.
Gli incontri avranno luogo presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, via Tommaso Gar 14; nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” in via Giusti 1 e nell’Aula Magna del Liceo Classico “Giovanni Prati” in via SS. Trinità 38, a Trento.
Nel corso di alcune date saranno previsti gli interventi musicali di Carlo Cenini e di Nicola Fadanelli.
La partecipazione agli incontri sarà riconosciuta ai fini dell’aggiornamento dei docenti.
Vd. programma degli incontri:
http://www.unitn.it/files/download/25763/locandina_sir.pdf
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